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Quali sono le cause della psoriasi?: è una malattia infiammatoria cronica della pelle

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La psoriasi è una malattia della pelle multifattoriale, dipende cioè da diverse cause di natura sia genetica che ambientale. 

Non esiste quindi un singolo fattore di per sé responsabile dell’insorgenza della patologia, ma è necessario tenere conto dei diversi aspetti che, in maniera variabile da individuo a individuo, concorrono a determinare questa complessa patologia.

Malattia della pelle psoriasi


Prima di tutto si può dire che la psoriasi sia legata a un’alterazione del sistema immunitario.
In particolare, un tipo di cellule del nostro sistema immunitario (i linfociti T) che normalmente ci proteggono da microrganismi, giunti nella cute scatenano un processo infiammatorio che stimola le cellule della pelle a proliferare. 

Tutto ciò accade quando la persona ha una predisposizione genetica particolare per la psoriasi. Infatti, circa il 30 per cento delle persone affette da psoriasi ha almeno un parente di primo grado (genitori, fratelli, figli) con la stessa malattia.

I geni associati in modo statisticamente significativo con la psoriasi noti ad oggi sono più di dieci e sono denominati PSORS.

Psoriasi oltre ai fattori genetici

Possono essere importanti anche alcuni fattori ambientali, considerati «scatenanti», che rendono manifesto ciò che è già geneticamente determinato (ovvero potrebbe accadere che una persona abbia sì delle mutazioni genetiche che la predispongono alla psoriasi, ma non andando incontro a nessuno dei seguenti «fattori» la malattia potrebbe non manifestarsi mai).

I più importanti sono: lo stress; i traumi fisici (ferite, contusioni); le infezioni, non solo della pelle; alcuni farmaci come betabloccanti, interferone, litio, antimalarici e FANS; il fumo di sigaretta; l’abuso di alcool; l’obesità.

Un evento stressante precede spesso l’esordio della psoriasi. Si calcola che nel 50-70 per cento dei pazienti un forte stress abbia anticipato di qualche giorno l’insorgenza delle prime manifestazioni cutanee. Lo stress può inoltre aggravare una psoriasi stabile già insorta da molto tempo.

Inoltre, diversi tipi di trauma fisico possono causare la comparsa di lesioni psoriasiche in un’area cutanea precedentemente indenne. Questo evento è noto come fenomeno di Koebner (perché descritto per la prima volta nel 1876 dal Medico tedesco Heinrich Koebner) e i traumi cutanei che possono scatenarlo includono le abrasioni, le contusioni, il grattamento, le dermatiti da contatto, gli interventi chirurgici, le ustioni solari, i tatuaggi, l’infezione da herpes zoster.

Le infezioni respiratorie, in particolare faringo-tonsilliti causate dallo Streptococco, possono precedere una psoriasi eruttiva (con lesioni di piccole dimensioni, «a goccia»), soprattutto nei bambini.

Alcuni farmaci possono poi favorire la comparsa o esacerbare la psoriasi: in particolare i betabloccanti, il litio, gli antimalarici di sintesi, alcuni FANS, il cortisone per uso sistemico, gli interferoni. Il meccanismo attraverso il quale queste molecole si associano allo sviluppo delle lesioni psoriasiche è diverso da farmaco a farmaco.

Anche l’alcol è stato chiamato in causa nella patogenesi della psoriasi e rappresenta un fattore scatenante ben noto. Inoltre, in chi già soffre del disturbo l’assunzione di alcol è aumentata rispetto alla popolazione generale e i pazienti che consumano grandi quantità di alcolici presentano una maggiore severità ed estensione della malattia cutanea rispetto agli altri. 

Si ritiene infatti che l’alcol sia in grado di contribuire ad aumentare l’infiammazione tissutale, mentre l’astinenza ha dimostrato di favorire la remissione della psoriasi.

Alcuni studi, infine, hanno documentato una relazione tra il fumo e la psoriasi, in particolare una variante pustolosa localizzata in sede palmo-plantare. 

Alla base di questo fenomeno ci sarebbero alterazioni morfologiche e funzionali di alcune cellule del sistema immunitario nei fumatori in grado di favorire la migrazione dei neutrofili a livello cutaneo e il danno ossidativo tissutale. 

Motivo per cui si consiglia a chi soffre di psoriasi di evitare il consumo di tabacco, peraltro causa di altre gravi malattie, tra cui tumori e patologie cardiovascolari e respiratorie.

LA RISPOSTA DELL'ESPERTO

La psoriasi ha una forte componente genetica, però al momento non esistono test genetici affidabili per documentare la trasmissione della malattia.

In ogni caso, è stato calcolato che la probabilità per un figlio di sviluppare la malattia avendo solo un genitore affetto dalla psoriasi sia del 15-20%.

Per quanto concerne vino o birra ai pasti, possono restare in tavola, purchè senza esagerare. E’ soprattutto importante non aumentare di peso.

Inoltre, per il signore in moto: le consiglierei di recarsi da un dermatologo per verificare la diagnosi di psoriasi. Qualora fosse tale, vi sono numerosi trattamenti che potrebbero giovarle.

Infine, alla neo-mamma: Lei abbastanza sfortunata perché la maggior parte delle donne con la psoriasi migliorano il quadro clinico durante la gravidanza. A lei è capitato il contrario. La psoriasi ora potrebbe essere tendenzialmente permanente e andrebbe trattata in relazione alla sua gravità. Ne parli con un dermatologo e cercate insieme una soluzione.

Cause della psoriasi


Ancora non si sa bene perché insorga, sembra però che alcuni stili di vita abbiano un ruolo nel mantenere o peggiorare una psoriasi preesistente. 

Pochi sanno poi che le manifestazioni della malattia non sono limitate alla pelle e che altre patologie possono essere collegate a questa infiammazione cronica della cute. 
Certo è che chi ne soffre spesso ci convive molto a lungo, iniziando generalmente da giovane, in un terzo dei casi prima dei 20 anni. 

E il prezzo da pagare, in termini di vita sociale, può essere alto a causa di disagi e vergogna. In questo blog i maggiori esperti italiani danno risposte certificate a tutte le domande che i pazienti con psoriasi si pongono quotidianamente.

Fonte: psoriasi.corriere.it

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